Un miracolo di S. Francesco

S. Bonaventura, (S.Bonaventura - Legg. Magg. cap. XII) narra un miracolo operato da S. Francesco in Orte. Lo riportiamo letteralmente come è scritto in una versione volgare del 1477 della Leggenda Laggiore, esistente nella Biblioteca Angelica, e pubblicata a cura di Mons. Amoni in Roma nel 1888! -<<Nella città di Orte avea un fanciullo, ch'era già aggomitolato per modo che il capo coi piedi si raggiungevano insieme, e altresì avea alcun osso rotto; lo quale fanciullo fu presentato al Beato Francesco dal padre e dalla madre raccomandandoglielo con molte lagrime e con gran fede.

E incontanente che il Beato Francesco lo toccò, fu sano e riebbe ogni proprietà delle membra>>.

Il P. Francesco da Civitavecchia, nella memoria manoscritta esistente nell'Archivio della Curia vescovile, dice che tale miracolo il Santo volle operarlo prima di partire da Orte ( durante la permanenza dei quindici giorni) per ricompensare questo popolo devoto. Così anche il Casimiro da Roma (P. Casimiro da Roma - memorie Istoriche delle chiese e conventi dei frati minori della provincia romana - Roma 1764),i quali evidentemente hanno antinte le notizie da Wadding. Noi riteniamo invece che il miracolo sia stato operato dal Santo in altra occasione; infatti S. Bonaventura lo riporta al capitolo XII del suo aureo libro: in quel capitolo cioè in cui spiega come S. Francesco, incerto se dovesse darsi tutto all'orazione e star solitario, oppure anche alla predicazione per la salute delle anime, mandò espressamente due frati, Frate Masseo e Frate Filippo, a chiedere consiglio al Beato Silvestro che trovavasi allora in ritiro sopra un monte presso assisi, ed a Santa Chiera, rinchiusa nel Convento di S. Damiano; e questo avvenne dopo il 1210. Anche lo Chérancé (Chérancé - op. cit.), nell'opera citata, ricorda tale dubbio di S. Francesco intorno alla sua vocazione, e quindi la consultazione di S. Chiara e del Beato Silvestro scrivendo dei fatti che avvennero nel periodo della vira del Santo dal 1212 al 1215. E questa circostanza avvalora la nostra opinione, che cioè S. Francesco venne in Orte altre volte dopo la prima permanenza dei quindici giorni.